Il 1° gennaio entreranno in vigore le norme sull’obbligo di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti tessili.
Il tessile è il quarto settore produttivo per l’utilizzo di materie prime e di risorse idriche dopo il settore alimentare, quello delle costruzioni e dei trasporti. Il pacchetto di direttive europee sull’economia circolare ha stabilito che ogni Stato membro dovrà istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili a partire dal 1° gennaio 2025.
L’Italia ha però scelto di anticipare questa scadenza a partire dal 1° gennaio 2022. Attualmente la media nazionale pro-capite di raccolta di rifiuti tessili è di 2,6 chili per abitante, con alcuni picchi in determinate zone che arrivano sino a 4 kg per abitante.
Stando alle analisi merceologiche sui rifiuti urbani ci sono grandi possibilità di miglioramento, perché la percentuale di rifiuti tessili nell’indifferenziato è del 5,7%.
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